Bologna, 12 dicembre 2016
Punti di vista – dicembre 2016
Con questo secondo appuntamento prosegue il ciclo di incontri Punti di vista, organizzati a Palazzo Salina da Luigi Balestra, professore di Diritto civile all’Università di Bologna, e Francesco Tundo, professore di Diritto tributario all’Università di Bologna.
Punti di vista, questo il nome scelto per il ciclo di appuntamenti in un luogo di cultura oltre che di Diritto che, come sottolinea il professor Francesco Tundo, «con questo secondo incontro conferma l’interesse verso un percorso ideato per dare continuità alla vocazione culturale di una città quale è Bologna sempre più aperta a contaminazioni diverse. Prima fra tutta a quelle tra Diritto e cultura, come da sua tradizione».
Dopo il primo incontro dello scorso 18 maggio (presente l’architetto Stefano Boeri), i professori hanno aperto agli ospiti il proprio Studio in piazza Santo Stefano nel centro storico cittadino. L’incontro, dal titolo “Logiche industriali e vicinanza ai territori: un binomio possibile.
Riflessioni su società civile e impresa“, ha offerto l’occasione per gli invitati di partecipare a una riflessione condivisa su un tema di grande attualità. «L’appuntamento ruota intorno all’idea, che sempre più si va affermando, di un nuovo modo di fare impresa, che sappia coniugare le finalità tipiche delle attività economiche con le esigenze che promanano dal territorio e, più in generale, dalla collettività», ha sottolineato Luigi Balestra che durante i saluti ha voluto evidenziare che «il tutto deve essere fatto nella consapevolezza che la produzione di beni e di servizi, concepita in modo da generare profitto, non è detto sia necessariamente fonte di progresso e di benefici per la collettività, essendo non di rado in grado di mettere a repentaglio beni fondamentali quali la salute, l’ambiente, la salvaguardia dei valori fondamentali della persona». Gli ha fatto eco Francesco Tundo, che ha rimarcato l’attualità del tema sottolineando come «le grandi società dell’energia e dell’ambiente gestiscono parti essenziali del nostro vivere quotidiano dando un contributo fondamentale alla qualità della vita. Sono grandi realtà al centro di cambiamenti che guardano al futuro. Conoscere i protagonisti di questa realtà è importante per capire quali città vogliamo».
All’incontro era presente Giovanni Valotti, presidente di a2a e di Utilitalia che, nel suo intervento, è partito da una domanda, quella di «come assicurare servizi innovativi e di qualità, importanti investimenti, tutela dell’ambiente e attenzione alle fasce deboli, più occupazione e indotto locale». Uno spunto questo che ha condotto Giovanni Valotti a una risposta che verte sulla necessità «di uno sviluppo industriale dei servizi pubblici locali. Servono imprese efficienti e qualificate, serie e affidabili, aperte al dialogo con le istituzioni e i territori. Alcune imprese sono già su questa strada, altre seguiranno. Alla fine, ne beneficeranno tutti: la politica, che potrà concentrarsi sulle scelte strategiche e i cittadini che vivranno in luoghi più moderni e piacevoli».
A completare il parterre di Punti di vistanella sua edizione invernale, moderato dalla giornalista Sara Monaci del Sole 24 Ore, Tomaso Tommasi di Vignano, presidente di Gruppo Hera, che nel suo intervento ha sottolineato come «non si debba mai smettere di crescere e si debba costruire un processo di consolidamento dove l’azionariato misto di un’azienda debba sposare una logica di mercato che non rinunci all’impegno sociale».
Un centinaio i presenti, non solo bolognesi, rappresentanti di diversi settori della società civile, tra imprenditori, esponenti del mondo bancario e di fondazioni, universitari, professionisti; gli invitati sono stati accolti a questo appuntamento pre-natalizio dai professori Balestra e Tundo che, per l’occasione, si sono fatti promotori di un’iniziativa che ha voluto essere un momento di incontro e di confronto tra diversi punti di vista. Una serata all’insegna della cultura e dell’attualità di chi, per ruolo accademico, professionale e istituzionale, ha interesse e piacere di riflettere sul legame imprescindibile tra società civile e impresa.